Il 10 settembre la Polonia ha annunciato di aver abbattuto degli “oggetti ostili” nel suo spazio aereo durante un attacco russo sull’Ucraina, denunciando un “atto di aggressione”.
In seguito a “ripetute violazioni” dello spazio aereo della Polonia durante un attacco russo nell’ovest dell’Ucraina, le forze armate di Varsavia hanno precisato di aver schierato aerei polacchi e alleati.
“Gli aerei hanno abbattuto gli oggetti ostili”, ha dichiarato sul social network X il ministro della difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz, aggiungendo di essere “in costante contatto con il comando della Nato”.
“Possiamo confermare una violazione senza precedenti dello spazio aereo della Polonia con oggetti appartenenti alla categoria dei droni”, ha affermato il centro di comando dell’esercito polacco.
Le forze polacche e alleate hanno rilevato la presenza di “più di dieci oggetti, e quelli che costituivano una minaccia sono stati abbattuti”, ha precisato.
“Si è trattato di un atto di aggressione che ha creato una minaccia reale alla sicurezza dei nostri cittadini”, ha aggiunto.
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha denunciato “una provocazione su vasta scala”, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha affermato che l’episodio “costituisce un precedente molto pericoloso per l’Europa”.
Una parte dello spazio aereo polacco, compreso l’aeroporto di Varsavia-Chopin, è stato temporaneamente chiuso.
Il 9 settembre il presidente polacco Karol Nawrocki aveva avvertito, nel corso di una visita in Finlandia, che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe potuto ordinare l’invasione di altri paesi dopo l’Ucraina.
Intanto, l’aeronautica militare ucraina ha affermato che nella notte tra il 9 e il 10 settembre l’esercito russo ha lanciato 415 droni e 43 missili contro l’Ucraina.
Il 9 settembre un bombardamento russo contro un villaggio nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina, aveva causato la morte di almeno 24 persone in fila per la pensione.