La scossa di terremoto di magnitudo 4, registrata alle 9.14 nell’area dei Campi Flegrei “è stata avvertita anche a distanze significative dal vulcano, per esempio anche nell’area vesuviana, ma dalle prime informazioni non ci sono state segnalazioni di danni”. Lo ha confermato Mauro Di Vito, direttore dell’osservatorio vesuviano dell’Ingv.
L’evento bradisismico “è stato localizzato in un’area compresa tra Pozzuoli e Napoli, lungo la costa, a 2,5 chilometri di profondità e avviene durante un periodo in cui il sollevamento continua con le stesse caratteristiche, cioè concentrato nell’area di massimo sollevamento del rione Terra. Anche la deformazione del suolo prosegue con la stessa velocità, cioè di 1,5 centimetri al mese. La mappa di accelerazione al suolo è coerente con la localizzazione, cioè con una massima accelerazione nell’area compresa tra Dazio e La Pietra, ma con una rapidissima attenuazione verso la periferia, quindi già in area Bagnoli è molto più bassa, così come nell’area di Pozzuoli”, ha concluso il direttore dell’osservatorio vesuviano.