Il 3 giugno Geert Wilders, leader del Partito della libertà (Pvv, estrema destra), ha fatto cadere il fragile governo di coalizione olandese in seguito a una disputa sull’immigrazione, aprendo la strada alle elezioni anticipate.

“Lasciamo il governo a causa del mancato sostegno al nostro piano sull’immigrazione”, ha affermato Wilders sul social network X.

Secondo Wilders, il cui partito aveva vinto a sorpresa le elezioni legislative del novembre 2023, il governo è venuto meno all’impegno di attuare “la politica migratoria più dura nella storia del paese”.

La caduta del governo apre una fase di grande incertezza nel paese, che è la quinta economia dell’Unione europea, in un contesto di crescita dell’estrema destra in tutto il continente.

La mattina del 3 giugno i leader dei quattro partiti della coalizione hanno partecipato a dei negoziati dell’ultimo minuto che però sono durati appena mezz’ora e che hanno confermato i disaccordi.

“Ho appena informato il primo ministro Dick Schoof che non sosterremo più il governo”, ha dichiarato Wilders.

“Ho partecipato al governo per attuare una linea dura sull’immigrazione, non per accelerare il declino dei Paesi Bassi”, ha aggiunto.

Piano in dieci punti contro l’immigrazione

Secondo i sondaggi, il Pvv è ancora in testa alle intenzioni di voto, ma il divario con gli altri partiti si è ridotto. Il Pvv è infatti tallonato dall’alleanza composta dal Partito del lavoro (Pvda) e dagli ambientalisti della Sinistra verde, guidata dall’ex commissario europeo Frans Timmermans, e dal Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd, centrodestra).

Alla fine di maggio Wilders aveva minacciato di far cadere il governo se non fosse stato adottato in tempi rapidi un piano in dieci punti per contrastare l’immigrazione.

Il piano prevedeva la chiusura del paese ai richiedenti asilo, il rafforzamento dei controlli alle frontiere e l’espulsione delle persone con doppia cittadinanza riconosciute colpevoli di un reato.

Vari politologi e giuristi hanno definito il piano impraticabile o illegale, accusando Wilders di cercare pretesti per far cadere il governo.