Un soldato cambogiano è rimasto ucciso durante uno scontro a fuoco con i militari tailandesi in una zona contesa al confine tra i due paesi, ha affermato il 28 maggio l’esercito cambogiano.
“Uno dei nostri soldati è morto e abbiamo anche dei feriti, ma il bilancio è ancora provvisorio”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito Mao Phalla.
La Cambogia e la Thailandia sono da tempo in conflitto riguardo al tracciato della loro frontiera comune, lunga più di ottocento chilometri e definita in gran parte da accordi firmati all’epoca dell’occupazione francese dell’Indocina.
Iscriviti a In Asia |
Cosa succede in Asia e nel Pacifico. A cura di Junko Terao. Ogni sabato.
|
Iscriviti |
Iscriviti a In Asia
|
Cosa succede in Asia e nel Pacifico. A cura di Junko Terao. Ogni sabato.
|
Iscriviti |
Secondo l’esercito tailandese, la sparatoria, durata una decina di minuti, si è verificata intorno alle 5.30 del mattino nella zona di Chong Bok, al confine tra Thailandia, Cambogia e Laos.
L’esercito tailandese, che non ha riportato feriti, ha riferito che i soldati cambogiani hanno aperto il fuoco per primi, una versione smentita dall’esercito cambogiano.
“Le truppe tailandesi hanno attaccato una trincea occupata da tempo dall’esercito cambogiano, uccidendo uno dei nostri soldati”, ha affermato in un comunicato il ministero della difesa cambogiano.
“Non siamo responsabili di questo scontro, ma siamo disponibili a discutere con il ministero della difesa tailandese per trovare una soluzione”, ha aggiunto.
Gli scontri del 2011
Nel 2011 gli scontri intorno al tempio di Preah Vihear, patrimonio dell’umanità Unesco e rivendicato da entrambi i paesi, avevano causato almeno ventotto morti e decine di migliaia di sfollati. Due anni dopo la Corte internazionale di giustizia (Cig) aveva assegnato alla Cambogia la sovranità su un’area di 4,6 chilometri a valle del tempio.
Nel febbraio scorso Bangkok aveva protestato con Phnom Penh dopo la pubblicazione sui social network di un video che mostrava alcune donne intonare un inno patriottico cambogiano davanti a un altro tempio conteso, il Prasat Ta Muen Thom.
Il primo ministro cambogiano Hun Manet si era impegnato a trovare una soluzione alla disputa e alla fine di aprile aveva ricevuto a Phnom Penh la sua collega tailandese Paetongtarn Shinawatra. In quell’occasione i due leader avevano concordato di rafforzare la cooperazione bilaterale.