Le alluvioni che hanno colpito l’est dell’Australia hanno causato tre morti e lasciato circa 50mila persone isolate, hanno affermato il 22 maggio le autorità dello stato del New South Wales.
La polizia ha recuperato un terzo corpo nella regione della Mid North Coast, circa quattrocento chilometri a nordest di Sydney.
Secondo il servizio meteorologico australiano, in alcune aree in appena tre giorni è caduta la quantità di pioggia che di solito cade in sei mesi.
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Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
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“I fiumi e i torrenti sono ai livelli più alti dal 1920”, ha dichiarato Chris Minns, capo del governo del New South Wales.
Minns ha riferito che circa 50mila persone sono rimaste isolate nella regione della Mid North Coast, mentre tre risultano disperse.
Alcuni abitanti hanno segnalato la presenza nelle spiagge della zona di carcasse di mucche, trascinate dai fiumi in piena.
Le autorità hanno proclamato lo stato di calamità naturale, sbloccando così maggiori risorse per le aree colpite.
Circa 2.500 persone sono impegnate nelle operazioni di soccorso, che coinvolgono imbarcazioni, elicotteri e droni.
Le conseguenze della crisi climatica
“Siamo ancora in piena emergenza”, ha dichiarato Kristy McBain, ministra della gestione delle emergenze, citando le conseguenze della crisi climatica.
Secondo gli scienziati, il riscalamento globale sta aumentando l’intensità e la frequenza degli eventi estremi.