La Corte internazionale di giustizia (Cig), la più alta giurisdizione delle Nazioni Unite, il 19 maggio ha dato ragione alla Guinea Equatoriale nella disputa con il Gabon riguardo alla sovranità su tre piccole isole situate in acque potenzialmente ricche di petrolio.
I due paesi africani si contendono dagli anni settanta Mbanié, un’isola di circa trenta ettari, e due isolotti più piccoli, Cocotiers e Conga.
Nel 1900 la Spagna e la Francia, che all’epoca controllavano rispettivamente la Guinea Equatoriale e il Gabon, avevano firmato a Parigi un trattato che stabiliva i confini tra i due paesi, attribuendo le tre isole alla prima.
Ma il Gabon sostiene che un trattato successivo firmato nel 1974, la convenzione di Bata, gli abbia conferito la sovranità sulle isole.
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Le isole sono molto piccole e praticamente disabitate, ma si trovano in acque potenzialmente ricche di petrolio e gas, a circa dieci chilometri dalla costa della Guinea Equatoriale e a circa venti da quella del Gabon.
La Cig, che ha sede all’Aja, nei Paesi Bassi, ha stabilito però che la convenzione di Bata “non ha valore giuridico”.
Secondo i giudici, la sovranità sulle isole era della Spagna, che l’aveva poi trasferita alla Guinea Equatoriale quando quest’ultima aveva ottenuto l’indipendenza nel 1968.
Contrariamente alla maggior parte dei paesi che si rivolgono alla Cig, Guinea Equatoriale e Gabon avevano concordato di chiedere ai giudici di fornire un parere, come primo passo di una soluzione negoziata.
Malabo e Libreville volevano quindi che la Cig stabilisse quali accordi fossero validi, senza specificare quale tra i due paesi avesse la sovranità sulle isole.
Dopo la lettura della sentenza, un rappresentante del Gabon, Guy Rossatanga-Rignault, ha affermato che ora si apriranno dei negoziati.
“Il Gabon e la Guinea Equatoriale sono condannati a convivere, quindi serviranno dei negoziati per risolvere i problemi”, ha aggiunto.
I rappresentanti della Guinea Equatoriale non hanno invece rilasciato dichiarazioni.
Durante le udienze preliminari, la Guinea Equatoriale aveva accusato il Gabon di occupare illegalmente gli isolotti dopo un’invasione nel 1972 e aveva contestato la validità della convenzione di Bata.