Il 16 aprile l’amministrazione Trump ha minacciato di vietare l’ammissione di studenti stranieri all’università di Harvard, che aveva rifiutato di piegarsi a una serie di richieste della Casa Bianca.

“L’università di Harvard potrebbe essere privata del privilegio d’iscrivere studenti stranieri”, ha affermato il dipartimento della sicurezza interna in un comunicato.

Due giorni prima l’amministrazione Trump aveva sospeso 2,2 miliardi di dollari di finanziamenti pluriennali all’università, considerata una delle più prestigiose del mondo.

“Harvard insegna l’odio e l’imbecillità” e “non dovrebbe più ricevere fondi federali”, ha scritto il presidente Donald Trump sul suo social network Truth Social.

Due mezzi d’informazione statunitensi, la Cnn e il Washington Post, hanno inoltre riferito che Trump ha chiesto formalmente la revoca delle esenzioni fiscali dell’università.

Harvard, come altre università statunitensi, è nel mirino della Casa Bianca a causa della mobilitazione studentesca dell’anno scorso contro l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.

All’inizio di aprile l’amministrazione Trump aveva trasmesso varie richieste alla direzione dell’università, tra cui la fine delle politiche per l’inclusione e la diversità, e profondi cambiamenti “nei programmi che alimentano l’antisemitismo”, secondo una lettera pubblicata dal Washington Post.

Il 14 aprile, in una lettera indirizzata agli studenti e agli insegnanti, il presidente dell’università Alan Garber aveva però assicurato che Harvard “non rinuncerà alla sua indipendenza e ai suoi diritti garantiti dalla costituzione”.

“Nessun governo può permettersi d’imporre a un’università privata cosa deve insegnare, quali docenti deve assumere e quali studenti deve ammettere, e su quali materie può svolgere ricerche”, aveva scritto.

Il 16 aprile Trump ha affermato che Harvard “non può più essere considerata un luogo di studio decente e non dovrebbe figurare in nessuna lista delle grandi università del mondo”.

“Assume solo radicali di sinistra, imbecilli e cervelli di gallina”, ha aggiunto.

Il giorno prima aveva chiesto a Harvard di presentare “scuse pubbliche” e dichiarato che l’università “dovrebbe essere tassata come entità politica se continua a difendere posizioni ideologiche e di sostegno al terrorismo”.

L’università di Harvard, che attualmente ha circa 30mila studenti e ha formato 162 vincitori di premi Nobel, è da anni in testa alla classifica di Shanghai delle migliori università del mondo.

Il congelamento di 2,2 miliardi di dollari di finanziamenti federali ha avuto effetti immediati: la ricercatrice Sarah Fortune, per esempio, ha ricevuto l’ordine dall’agenzia federale Nih di interrompere i suoi studi sulla tubercolosi, ha dichiarato all’AFP la scuola di sanità pubblica di Harvard.

L’ex presidente statunitense Barack Obama ha definito Harvard un “esempio” e auspicato che le altre università seguano la stessa strada.