Manifestanti filoisraeliani attaccano l’accampamento allestito dagli studenti a sostegno della Palestina nel campus dell’università della California a Los Angeles (Ucla), il 1 maggio 2024. (Etienne Laurent, Afp)

Il 2 maggio la polizia ha cominciato a smantellare un accampamento allestito dagli studenti che protestano per la Palestina nel campus dell’università della California a Los Angeles (Ucla). Il giorno prima le forze dell’ordine avevano sgomberato altri campus statunitensi, effettuando molti arresti.

La polizia antisommossa è intervenuta a Los Angeles prima dell’alba, smontando l’accampamento e la barriera che lo circondava, e arrestando molti manifestanti, ha affermato un giornalista dell’Afp presente sul posto.

La sera del 1 maggio alcuni scontri erano scoppiati in seguito a un attacco all’accampamento di manifestanti filoisraeliani.

Graeme Blair, professore di scienze politiche dell’università californiana, ha criticato il comportamento della polizia. “In occasione dell’attacco filoisraeliano è arrivata in grave ritardo e oggi ha attuato la linea dura con studenti che manifestavano pacificamente”, ha dichiarato all’Afp.

In precedenza Gene D. Block, il presidente dell’università, aveva messo in guardia dalla presenza di estranei nel campus. “Gli eventi degli ultimi giorni hanno turbato profondamente i nostri studenti ebrei”, aveva aggiunto.

Il 1 maggio la polizia ha smantellato un accampamento anche all’università del Texas a Dallas, arrestando almeno diciassette persone.

Nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio aveva invece smantellato un accampamento nella prestigiosa Columbia university a New York, al centro del movimento di protesta che si è diffuso in molti campus del paese.

“La polizia ha effettuato gli arresti in modo del tutto casuale, e molti studenti sono stati ricoverati in ospedale”, ha denunciato in un post su Instagram una coalizione di gruppi studenteschi della Columbia university.

“Mi dispiace che si sia arrivati a questo”, ha affermato il 1 maggio Minouche Shafik, la presidente dell’università.

Altri accampamenti sono stati smantellati il 1 maggio all’università dell’Arizona a Tucson e all’università del Wisconsin-Madison.

Le immagini degli interventi della polizia antisommossa nei campus hanno fatto il giro del mondo, ricordando eventi simili accaduti negli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam.

L’ondata di proteste nei campus contro il sostegno degli Stati Uniti all’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha cominciato a diffondersi il 18 aprile, a partire dalla Columbia university.

Gli studenti e gli attivisti denunciano in particolare i rapporti di molte università con finanziatori e aziende legate a Israele.

A differenza di altri istituti, la Brown university del Rhode Island ha annunciato un accordo con i manifestanti, che prevede lo smantellamento dell’accampamento in cambio di una votazione dell’università a ottobre sui legami con aziende che sostengono l’offensiva a Gaza.