Il partito al potere dal 2005 in Burundi ha conquistato tutti i seggi in palio nelle elezioni legislative del 5 giugno, ha annunciato la commissione elettorale (Ceni), mentre l’opposizione ha denunciato gravi irregolarità. Leggi
Predicatori evangelici parlano alla folla sulle rive del lago Tanganica, a Bujumbura, in Burundi. I circa tredici milioni di abitanti di questo paese della regione dei Grandi… Leggi
Il 3 aprile, in occasione di una visita a Budapest del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’Ungheria ha annunciato il suo ritiro dalla Corte penale internazionale (Cpi). Leggi
Il 16 febbraio il gruppo ribelle Movimento 23 marzo (M23), sostenuto dal Ruanda, ha assunto il controllo di Bukavu, capoluogo della provincia del Sud Kivu, mentre l’Unione africana (Ua) ha chiesto il suo “ritiro immediato”. Leggi
Terremoti Un nuovo sisma di magnitudo 6,3 ha colpito la provincia di Herat, nel nordovest dell’Afghanistan, uccidendo almeno due persone. Il 7 ottobre un terremoto della... Leggi
Il 10 aprile il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il Burundi su un programma di aiuti da 261 milioni di dollari. È il primo... Leggi
Con la scomparsa inaspettata di Pierre Nkurunziza, che aveva minimizzato la minaccia del covid-19 nel suo paese, sono nati dubbi sulla reale causa del suo decesso. Leggi
“Il Burundi è il paese più bello del mondo”, dice Gérard. “Purtroppo, però, tante persone sono scappate in Ruanda perché non si sentivano al sicuro”. Leggi
Il Burundi, il Gambia e il Sudafrica hanno annunciato l’intenzione di uscire dalla Corte penale internazionale. Altri nel continente potrebbero seguire il loro esempio perché la corte è accusata di prendere di mira soprattutto gli stati africani. Leggi
Pierre Nkurunziza sta portando il Burundi fuori della Corte penale internazionale. Per difendere la dignità degli africani, dice. Per lui è inaccettabile un’inchiesta sulla repressione avvenuta prima e dopo la rielezione contestata del 2015: centinaia di morti e 260mila persone costrette alla fuga. Leggi
La buona notizia è che le violenze in Burundi non sono ancora sfociate in una guerra civile come quella che ha provocato trecentomila vittime tra il 1993 e il 2005, né in un genocidio come quello che costò la vita a ottocentomila persone nel vicino Ruanda nel 1994. La cattiva notizia è che questo potrebbe succedere presto. Leggi
Thierry vuole parlare, ma si blocca al ricordo dei colpi e delle coltellate accompagnati dalla voce di suo padre che implorava di aver salva la vita, prima che uomini dal volto coperto lo facessero a pezzi. Si rinchiude in se stesso, freddo e piccolo su un’umida panca di legno in Tanzania. L’inferno si trova a un paio di chilometri di distanza, al di là di un fiume, nel paese che fino a due ore fa era la sua patria. Leggi
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