24 ottobre 2014 11:48

Caro ministro,

prima di tutto e innanzitutto vorrei ringraziarla per aver presentato la bozza del piano di bilancio (Dbp) dell’Italia per il 2015, che abbiamo ricevuto il 15 ottobre, e le tavole complementari, da noi ricevute il 16 ottobre. La ringrazio anche per la lettera che ha accompagnato la Dbp, che indica chiaramente come la strategia di bilancio dell’Italia debba essere considerata nell’ambito dell’agenda complessiva delle riforme strutturali.

Rispetto al programma di stabilità del 2014, la Dbp dell’Italia rimanda il raggiungimento degli obiettivi a medio termine (Mto) al 2017 e rallenta la riduzione del rapporto debito/prodotto interno lordo per i prossimi anni. Di conseguenza, la Dbp prevede di violare i requisiti dell’Italia nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita (Sgp). Secondo le nostre analisi preliminari – ottenute dal ricalcolo compiuto dai servizi della Commissione con la metodologia comunemente concordata – nel 2015 l’Italia prevede un allontanamento significativo dal percorso di aggiustamento richiesto per raggiungere i suoi obiettivi di bilancio di medio termine basato sul previsto cambiamento dell’equilibrio strutturale.
Inoltre, il previsto cambiamento dell’equilibrio strutturale per il 2015 sarebbe inferiore al cambiamento necessario a garantire l’aderenza alle regole transitorie sul debito, poiché tale requisito è addirittura più stringente del percorso di aggiustamento richiesto per raggiungere gli obiettivi di medio termine. In considerazione di ciò, tra i vostri servizi e la Commissione sono già intercorsi ulteriori scambi di informazioni.

In linea con le regole dell’articolo 7(2) del regolamento (Eu) n° 473/2013 del 21 maggio 2013, le scrivo per consultarla sui motivi per cui l’Italia prevede il mancato rispetto del patto di stabilità e crescita nel 2015. Desidererei inoltre sapere in che modo l’Italia potrebbe assicurare il pieno rispetto dei suoi obblighi di bilancio in base al Sgp per il 2015. La Commissione desidera continuare a intrattenere con l’Italia un dialogo costruttivo, mirato al raggiungimento di una valutazione finale. Sarei pertanto lieto di conoscere la sua opinione non appena possibile e preferibilmente entro il 24 ottobre. Ciò consentirebbe alla Commissione di prendere in considerazione il punto di vista dell’Italia nel proseguimento della procedura.

Distinti saluti,

Jyrki Katainen

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