Dietro il tentativo di Donald Trump di sottomettere le università statunitensi e di usarne una, Harvard, come esempio per le altre c’è una visione di lungo periodo: da anni Peter Thiel, precursore, ideologo e finanziatore della nuova destra statunitense, sostiene che il sistema dell’istruzione d’eccellenza è illiberale e dannoso per l’America, un mondo di privilegio, censura e conformismo sostenuto dai contribuenti – e dalle rette stellari – che riduce il potenziale di crescita del paese. Ora Trump sta creando le premesse per realizzare le visioni di Thiel: divieto d’iscrizione per gli stranieri, blocco dei fondi federali, richiesta di sottomissione ai vertici di Harvard. È una tragedia per gli Stati Uniti e la democrazia liberale, ma un’opportunità per l’Europa: un secolo fa la persecuzione nazifascista degli ebrei favorì un’incredibile concentrazione di talento negli Stati Uniti, fornendo idee e innovazioni per la loro supremazia nel dopoguerra. Oggi l’Unione europea può offrire rifugio ai talenti respinti da Trump. Il think tank Bruegel ha un “progetto Einstein”: usare una piccola parte dei quaranta miliardi non spesi del piano Next generation Eu per finanziare progetti e attirare i discendenti di Albert Einstein. Ma bisogna muoversi in fretta, perché il lento declino democratico è una slavina e servono decisioni rapide. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 93. Compra questo numero | Abbonati