I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Salvatore Aloïse della tv francotedesca Arte.

È la primavera del 2022. La pandemia è alle spalle. I soldi del Piano di ripresa e resilienza stanno arrivando. Ma il presidente del consiglio teme che l’Italia, imbrigliata da mille lacciuoli, possa non farcela. Per farne partecipe il paese, convoca i giornalisti a palazzo Chigi. È questo il quadro, fantapolitico ma non troppo, del pamphlet di Marco Ruffolo, giornalista economico e politico. Tutto il resto è dannatamente vero. Pagina dopo pagina, si resta sgomenti di fronte all’elenco, minuzioso e sconcertante, di tutti i meccanismi che, frustrando ogni autonomia e iniziativa di funzionari e amministratori, impediscono allo stato di funzionare. _L’angelo sterminatore _del titolo è un riferimento al film di Buñuel, in cui un gruppo di borghesi si trova misteriosamente imprigionato in una villa. Nell’Italia di oggi gli ostaggi siamo tutti noi, alle prese con codicilli, rimpalli di pareri e intralci burocratici fatti per sopire ogni spinta propulsiva. Il premier ne è cosciente. È un tecnico, sa. Non è Mario Draghi – il libro è stato scritto prima della sua chiamata – ma potrebbe essere lui. Davanti ai giornalisti, prima scettici poi attoniti, in due giorni sciorina le cause dell’immobilismo e le poche possibili vie d’uscita. Si spera che il presidente del consiglio, quello vero, legga il libro. Per evitarci di rimanere intrappolati, come nel film.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1409 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati