Wilfried N’Sondé, musicista e scrittore di Brazzaville, emigrato a Parigi da bambino e con lunghi trascorsi a Berlino, ha scritto un romanzo cosmopolita come la sua identità. Non è un romanzo rivolto ai ragazzi, ma è un romanzo che ogni ragazzo/a dovrebbe leggere a scuola, durante l’ora di storia, o magari ad alta voce con gli amici. In fondo è la storia di un giovane uomo e dei suoi sogni. Il protagonista Nsaku Ne Vunda è un personaggio storico esistito veramente, è sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma ed è stato il primo ambasciatore africano in terra europea. Originario del regno del Congo, fu incaricato di portare delle lettere al papa. Il viaggio fu difficile fin dall’inizio, funestato da pirati, tempeste e malattie. Ma Ne Vunda alla fine arrivò a Roma con il suo messaggio di fratellanza. N’Sondé riesce a dare a questa storia lo sprint dei romanzi d’avventura conciliandolo con la testardaggine di uno storico che vuole far emergere le storie nere dall’oblio. Dopo la lettura un consiglio: guardate su internet il ritratto di Ne Vunda che si trova nella sala degli ambasciatori del Quirinale. Da secoli Ne Vunda veglia silenzioso sul nostro paese.
Igiaba Scego
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Questo articolo è uscito sul numero 1396 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati