Il giovedì pomeriggio, quando durante la riunione di redazione di Internazionale si scelgono gli articoli da pubblicare, uno dei criteri è la lunghezza.
A volte dobbiamo rinunciare alle inchieste e ai reportage più lunghi. Sul settimanale occuperebbero troppe pagine sottraendo spazio ad altri argomenti. E su uno smartphone sarebbero forse difficili da scorrere.
È una rinuncia frustrante perché capita che, solo per questa ragione, articoli straordinari non riescano a essere pubblicati.
Da questo scontento è nata Extra Large, una nuova collana di tascabili di Internazionale di cui esce oggi, in coincidenza con il festival di Ferrara, il primo volume.
Tra le sessanta e le ottanta pagine di piccolo formato per accogliere articoli troppo lunghi, extra large, per entrare dentro un numero di Internazionale. Questi tascabili escono in edicola e nelle librerie online (tutte, non solo Amazon) e anche in formato e-reader.
Sono un esperimento, saranno i lettori e le lettrici a decidere se proseguirà o no.
Cominciamo con L’impunità dei coloni, una grande inchiesta uscita sul New York Times Magazine e firmata da due premi Pulitzer, Ronen Bergman e Mark Mazzetti.
Bergman è un giornalista israeliano che prima di passare al New York Times è stato ad Haaretz; Mazzetti è uno dei giornalisti investigativi del quotidiano statunitense, specializzato in servizi segreti e questioni internazionali.
La loro inchiesta è durata anni, nel corso dei quali hanno fatto centinaia di interviste e hanno avuto accesso a una grande mole di documenti inediti.
Il risultato è il racconto più approfondito e completo uscito finora sui coloni israeliani e su come è potuto succedere che questo movimento estremista sia riuscito a prendere in ostaggio un intero paese e a condizionarne le scelte. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1634 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati