La pigrizia di mio figlio di 16 anni mi sta logorando. Dopo un anno scolastico agonizzante, concluso con due materie da recuperare, l’estate si sta riproponendo come quella dello scorso anno: sveglia tardi, due ore scarse di studio, smartphone, Xbox. Posso fare qualcosa di diverso oltre a sforzarmi di dargli fiducia? –Virna
“I genitori sono alla costante ricerca di momenti educativi”, scrive Krysten Crawford sul sito dell’università di Stanford. “Per esempio leggere un libro con un bambino può voler dire discuterne insieme la trama oppure, se non gli è permesso giocare a un videogioco, significa spiegargli il motivo. E tutto questo ha senso: molte ricerche dimostrano che un coinvolgimento attivo dei genitori aiuta i bambini a sviluppare abilità cognitive ed emotive. Eppure, secondo uno studio condotto da Jelena Obradović presso la nostra università, una direzione genitoriale eccessiva può essere controproducente”. I ricercatori hanno osservato il comportamento dei genitori mentre i figli in età da scuola materna erano impegnati in attività come giocare, riordinare, imparare un nuovo gioco o affrontare un problema. I figli dei genitori che intervenivano più spesso con istruzioni, correzioni, suggerimenti o domande – anche quando i bambini erano già concentrati e coinvolti – mostravano più difficoltà nel gestire emozioni e comportamenti. Se con vostro figlio finora non sono serviti il buon esempio o l’autorità, potete provare a farlo agire per conto suo e vedere cosa succede quando si sente unico responsabile delle sue azioni.
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Questo articolo è uscito sul numero 1624 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati