Non si può certo accusare Michel Franco di eccessiva sottigliezza. Il suo nuovo crudo ed efficiente dramma, presentato a Berlino, affronta in modo sferzante temi come razzismo, conflitti di genere e di classe nell’America contemporanea. Franco offre ai suoi protagonisti l’opportunità di fornire interpretazioni molto intense. Ma qualche sfumatura in più avrebbe giovato al film. Fernando (Hernández), ballerino classico messicano, entra illegalmente negli Stati Uniti per tornare a San Francisco dove ritrova la sua mecenate Jennifer (Chastain) con cui ha una relazione sessuale rovente. Fin dall’inizio è evidente l’enorme divario sociale tra loro. Lei è più grande, più ricca e ha un colore di pelle diverso. Franco esplora le dinamiche tra Fernando e Jennifer in modo avvincente, Chastain è superba, Hernández convincente. Nell’ultima parte tuttavia il film sembra ricentrarsi sulla mascolinità tossica più che su un dramma sui maltrattamenti subiti dagli immigrati. E la storia corre verso un finale fin troppo ovvio ed elaborato.
Geoffrey Macnab, The Independent
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati