Marie (Vincent) è una nonna stravagante che nasconde ai familiari la ricaduta nel cancro e con la scusa di una misteriosa eredità li convince ad accompagnarla in Svizzera dove in realtà conta di porre fine alla sua vita. Efficace nell’umorismo quanto nell’esplorare le emozioni, il film fa dell’apertura verso gli altri il primo passo di un cammino che permette di abitare il mondo con più leggerezza e di lasciarlo con più dignità.
Boris Bastide, Le Monde

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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati