Un decennio dopo La mascarade, dedicato al repertorio francese, Rolf Lislevand riprende il suo percorso discografico solista per esplorare all’arciliuto e alla tiorba i pezzi pubblicati all’inizio del seicento da Giovanni Girolamo Kaps-berger. Il programma ruota intorno al Libro primo d’intavolatura di lauto del 1611 e dal Libro primo d’intavolatura di chitarrone del 1604, che custodiscono le sue trovate più audaci. Lislevand li mette in rapporto con il lavoro di altri musicisti dell’epoca. La sua autorità ci conquista dalla Toccata terza di Kapsberger e nella Tasteggiata di Giovanni Paolo Foscarini l’edonismo sonoro s’insinua nei minimi dettagli. La Corrente di Bernardo Gianoncelli ha una tenuta ritmica infallibile e nel pezzo di Diego Ortiz arriva anche una profusione di ornamenti. Il virtuoso norvegese incorpora delle magistrali parti improvvisate, dimostrandosi inarrivabile nel declamare con libertà: la sua Passacaglia al modo mio parafrasa Strozzi, Monteverdi, Bach e Jarrett. La sua agilità incomparabile e il piacere del suono rendono Libro primo un album affascinante dal chiaroscuro luminoso.
Frédéric Degroote, Diapason
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Questo articolo è uscito sul numero 1639 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati