◆ Nella prima metà del 2025 le rinnovabili sono diventate per la prima volta la principale fonte di energia a livello mondiale, superando il carbone, rivela un rapporto del centro studi Ember. La loro diffusione è stata sufficiente a coprire per intero l’aumento della domanda di elettricità, permettendo di ridurre leggermente l’uso dei combustibili fossili. La crescita è stata trainata dal solare, la cui produzione è aumentata di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo del 2024, compensando l’83 per cento della domanda supplementare, mentre l’eolico è cresciuto del 7 per cento. La maggior parte dell’incremento si è concentrata nei paesi a basso reddito, responsabili del 58 per cento della produzione globale di energia solare. Grazie a questo sviluppo in Cina e in India l’uso delle fonti fossili è calato in modo significativo, mentre negli Stati Uniti e in Europa è tornato a salire. Il rallentamento della transizione energetica nei paesi occidentali pesa anche sulle prospettive a medio termine. Un altro rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia ha infatti tagliato le stime sulla crescita delle rinnovabili entro il 2030 da 5.500 a 4.600 gigawatt. Il ribasso è dovuto soprattutto alle misure adottate dall’amministrazione Trump, in particolare la cancellazione degli incentivi federali, che secondo la Iea dovrebbero dimezzare la crescita del mercato statunitense, ma anche in Cina il passaggio a norme meno favorevoli potrebbe limitare i ritorni finanziari degli investimenti nel settore.

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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati