In Dormi il tuo sonno animale l’autrice si avventura nei territori selvaggi di una lunga fiaba inquietante, dove i punti di riferimento svaniscono. Da quale lato del mondo si svolge questa avventura? In quale rovescio, in quale riflesso tutto ha avuto inizio? Eva è una neurologa specialista del sonno. È fuggita da Parigi, lasciando il suo lavoro, insieme a Lucie, la figlia di otto anni. Pierre, suo marito, era diventato sempre più violento. Eva ha trovato rifugio in una casetta sperduta nel nulla nella Camargue. Lì, piano piano, ritrova la tranquillità. Può respirare. Non c’è nessuno nei paraggi. Tranne un vicino distante, una sorta di solitario burbero che madre e figlia hanno incontrato un giorno tra le canne, mentre salvava un’oca selvatica ferita da un cacciatore. Lucie, che da quando è arrivata vive seguendo il ritmo della natura, imparando i nomi delle piante e degli uccelli, si è subito affezionata all’uomo. Eva, diffidente, preferirebbe che lui stesse alla larga. Una notte, però, la bambina comincia a urlare in modo atroce. Che uomo nero può aver attraversato il suo sonno infantile? Quello che Eva ancora non sa è che, portato “alla velocità della rotazione terrestre”, lo stesso grido, come un orribile clamore, è stato lanciato contemporaneamente da tutti i bambini del mondo. Alimentate dai sogni dei bambini, arrivano catastrofi apocalittiche. Le piaghe d’Egitto si abbattono di nuovo sul mondo. Bisogna spezzare l’incantesimo e risvegliarsi da questo sogno spaventoso.
Xavier Houssin, Le Monde
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Questo articolo è uscito sul numero 1634 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati