Anche le tartarughe provano emozioni. Una ricerca condotta su 15 tartarughe dalle zampe rosse (Chelonoidis carbonarius) mette in discussione l’idea che il cervello dei rettili sia puramente istintivo. Gli autori hanno applicato per la prima volta a questi animali un test di distorsione cognitiva, usato sui mammiferi per valutare l’influenza dello stato d’animo sul giudizio. Le testuggini, addestrate ad associare specifiche ciotole al cibo, sono state poi messe di fronte a varianti inattese: ciotole spostate o presenza di oggetti insoliti. Le reazioni sono state coerenti con stati emozionali differenti: alcune si sono rifugiate nel carapace, altre hanno ignorato gli ostacoli e raggiunto la ciotola, altre ancora hanno manifestato segni di stress. Si tratterebbe di un primo indizio che anche i rettili provano stati d’animo differenti, cioè esperienze emotive che durano più che un attimo e possono influenzare le loro azioni. Serviranno però ulteriori studi per comprendere a fondo le loro capacità affettive e cognitive. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1633 di Internazionale, a pagina 110. Compra questo numero | Abbonati