Mentre in Europa si discute degli sconfinamenti aerei russi, in Ucraina la guerra continua. Tra il 22 e il 24 settembre i bombardamenti di Mosca hanno causato almeno quindici vittime in diverse regioni del paese. Intanto continuano anche le offensive dell’esercito ucraino contro le infrastrutture energetiche russe. Il 24 settembre è stata colpita, per la seconda volta in una settimana, una delle più grandi raffinerie del paese, nella regione della Baschiria. Secondo il Financial Times, dall’inizio di agosto 16 delle 38 raffinerie attive nel paese sono state danneggiate dai droni di Kiev, che ha così limitato significativamente la capacità produttiva e le esportazioni energetiche, essenziali per alimentare la macchina bellica russa. Tuttavia, la novità più interessante degli ultimi giorni arriva dalla diplomazia. Dopo un incontro con il leader ucraino Volodymyr Zelenskyj, organizzato a margine dell’Assemblea generale dell’Onu del 23 settembre, il presidente statunitense Donald Trump ha scritto su Truth, il suo social media, che “con il sostegno dell’Europa e della Nato l’Ucraina è in grado di vincere e di riconquistare tutti i suoi territori”. Come fa notare il Kyiv Independent, la dichiarazione di Trump potrebbe segnare un cambio di rotta nella posizione statunitense sul conflitto, finora molto indulgente nei confronti della Russia.
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Questo articolo è uscito sul numero 1633 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati