Duse
Il ritratto di Eleonora Duse (1858-1924) fatto da Pietro Marcello, anche se è evidente l’infatuazione del regista per la “divina”, è tutt’altro che agiografico. La incontriamo negli ultimi anni della sua vita, sull’orlo della rovina, divorata dalla tubercolosi, che lei cerca di nascondere come può. Tutto questo non le impedisce di aggrapparsi alla vita e di dedicarsi anima e corpo alla sua vocazione di attrice. Una vocazione assoluta, febbrile, accecante: un misto di vanità e ingenuità le fa accettare l’aiuto di Mussolini, senza comprenderne la strumentalizzazione. Compassionevole con i soldati feriti ma crudele con la figlia, è un paradosso vivente. Personaggio ideale per Valeria Bruni Tedeschi, formidabile, elegante, devastata. Jacques Morice, Télérama
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1632 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati