Più di trecento cittadini coreani, detenuti negli Stati Uniti dopo il più grande raid condotto in un unico luogo in cerca di immigrati irregolari, sono in attesa di essere rimpatriati, scrive il Korea Herald. Gli arrestati lavoravano in un impianto per la produzione di batterie della Hyundai e della LG nello stato della Georgia senza un adeguato visto di lavoro. La Corea del Sud non ha con Washington un accordo che garantisca ai suoi cittadini i permessi necessari per lavorare in alcuni settori. L’episodio ha creato indignazione nel paese asiatico e imbarazzo per il governo di Seoul, data l’alleanza con gli Stati Uniti. “Washington avrebbe potuto avvertire l’azienda o chiedere misure correttive”, scrive il quotidiano. “Se lavorare negli Stati Uniti continuerà a essere difficile i piani di investimento coreani nel paese si fermeranno”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1631 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati