The Economist. La tragedia del Labour
The Spectator. Tutti contro tutti
The New Statesman. Alzate le tasse!

A un anno dal successo elettorale che ha riportato i laburisti al governo, la luna di miele tra i britannici e il premier Keir Starmer sembra esaurita. L’approvazione della riforma del welfare è stata più complicata del previsto, i cambiamenti promessi procedono a rilento e le fratture interne al partito sono evidenti. E poi c’è il malcontento che cresce a sinistra, con sindacati, attivisti e deputati che criticano Starmer per la sua posizione troppo filoisraeliana nel conflitto di Gaza e le politiche prudenti e centriste. La tenuta del governo è minacciata anche da destra: secondo i sondaggi, se si votasse oggi il partito Reform del nazionalpopulista Nigel Farage vincerebbe con almeno cinque punti di vantaggio sul Labour. Se lo Spectator parla della “cronaca di una morte annunciata”, l’Economist scrive che con Starmer “la crisi britannica si è aggravata”. Secondo il New Statesman, invece, per risolvere i problemi finanziari del paese il Labour deve capire che l’unica soluzione è alzare le tasse e ammettere di aver sbagliato a promettere che il governo non sarebbe intervenuto sulle tre aliquote oggi in vigore. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1622 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati