Bogotá, dicembre 2024 (Daniel Munoz, Afp/Getty)

Il parlamento colombiano il 20 giugno ha approvato la riforma del lavoro presentata due anni fa dal presidente Gustavo Petro, il primo di sinistra nella storia del paese. Il quotidiano El Espectador spiega che tra le novità più importanti introdotte dalla riforma c’è l’estensione dell’orario di lavoro notturno, che comincerà alle sette di sera invece che alle nove, l’aumento della retribuzione per chi sarà impiegato nei giorni festivi e le domeniche, e un nuovo limite massimo ai contratti a tempo determinato, che potranno essere rinnovati per quattro anni al posto dei dieci attuali. Lo stesso giorno in cui il parlamento ha votato la riforma del lavoro, Petro ha annunciato che alle elezioni legislative dell’anno prossimo unirà anche un referendum per chiedere ai cittadini se sono favorevoli alla creazione di un’assemblea costituente. L’obiettivo è cambiare l’attuale costituzione, in vigore dal 1991. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1620 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati