Incredibile: un romanzo che sembrava impossibile da portare sullo schermo, tanto che si cominciava a parlare di “maledizione”, finalmente ha un suo adattamento e, a sorpresa, anche riuscito. E non è tutto. In Russia il film di Lockshin, regista russo-statunitense che si è espresso contro la guerra, l’hanno visto tante persone e in più ha fatto indignare funzionari e propagandisti perché ha ottenuto fondi ministeriali. Al di là di questo, la libertà con cui lo sceneggiatore Roman Kantor e Lockshin hanno ripensato il capolavoro di Michail Bulgakov è notevole: lo hanno cambiato tutto per preservarne l’essenza. Il cast è stato scelto con precisione e intelligenza, e non solo per i personaggi principali. Anton Dolin, Meduza

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Questo articolo è uscito sul numero 1619 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati