Nathan Howard, Reuters/Contrasto

L’11 giugno Elon Musk ( nella foto ) ha scritto su X, il suo social network, di essere pentito per alcuni post pubblicati nei giorni precedenti in cui attaccava duramente il presidente Donald Trump. Ma la faida tra i due, cominciata dopo che Musk ha lasciato l’amministrazione all’inizio di maggio, ha spinto alcuni commentatori a interrogarsi sulla grande influenza che l’uomo più ricco del mondo esercita sulla Casa Bianca. Come ha scritto Joshua Keating su Vox, senza Musk gli Stati Uniti probabilmente non avrebbero un programma spaziale. “La SpaceX, l’azienda aerospaziale di Musk, è semplicemente più brava di qualsiasi altra a lanciare oggetti nello spazio. Il suo razzo Falcon 9 ha effettuato l’84 per cento di tutti i lanci di satelliti nel 2024, e la sua costellazione di più settemila satelliti per comunicazioni Starlink rappresenta circa il 65 per cento di tutti i satelliti operativi in orbita”. Anche l’esercito statunitense fa sempre più affidamento su SpaceX per le connessioni internet, tramite una versione speciale di Starlink riservata esclusivamente all’uso militare, chiamata Starshield. Il programma Artemis della Nasa, che mira a riportare l’uomo sulla Luna e a costruire una stazione spaziale lunare permanente, dipende fortemente dal veicolo di lancio Starship, della SpaceX, così come i piani a lungo termine per una missione su Marte.

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Questo articolo è uscito sul numero 1618 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati