In genere in un album ispirato da un lutto ci si aspetta un rallentamento, per costruire una specie di solennità che accompagna fasi emotive più pesanti. Emma-Jean Thackray, invece, preferisce un approccio decisamente inatteso. Inizialmente concepito come una riflessione sulla neurodivergenza dell’artista britannica, Weirdo è diventato altro dopo la morte improvvisa del suo compagno nel 2023. Questi brani descrivono problemi concreti come la perdita d’interesse per qualsiasi cosa, pulsano e vibrano di un’energia che suggerisce quanto la gioia di comporre non possa essere intaccata dalla sofferenza. Weirdo è un punto d’arrivo notevole per Thackray: l’ha completamente scritto e registrato nel suo studio casalingo, confrontandosi con generi diversi come il jazz, il funk, il soul, l’hip-hop e il rock. I risultati sono esaltanti e difficili da etichettare. In diciannove canzoni, Weirdo presenta una gamma di suoni potenzialmente sovrabbondante, ma è impossibile trovare momenti superflui: musicalmente ispirato in modo eclettico, profondo dal punto di vista tematico, questo disco è un trionfo.
Janne Oinonen, The Line of Best Fit

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Questo articolo è uscito sul numero 1615 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati