Faure Gnassingbé (Maxim Shemetov, Reuters/Contrasto)

Il 3 maggio 2025 in Togo è cominciata la “quinta repubblica” con la nomina di Faure Essozimna Gnassingbé (il capo dello stato dal 2005 al 2025) a presidente del consiglio, una nuova carica prevista dalla costituzione adottata un anno fa, che ha visto il paese passare da un sistema presidenziale a uno parlamentare. “Il presidente del consiglio”, spiega il sito filogovernativo Togofirst, “è il capo del governo: decide e indirizza la politica nazionale, presiede il consiglio dei ministri, dirige l’amministrazione, le forze di difesa e di sicurezza”. Lo stesso giorno è stato scelto dal parlamento, dominato dall’Unione per la repubblica (Unir, al governo), il nuovo capo dello stato: Jean-Lucien Savi de Tové, 86 anni, servirà per un mandato di quattro anni in un ruolo essenzialmente simbolico, senza poteri esecutivi. Il sito d’opposizione **L’alternative ** racconta che dalla fine di aprile i togolesi della diaspora hanno organizzato delle proteste contro Faure e “la monarchizzazione del Togo”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1613 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati