Un giorno una ragazza affamata dai capelli rossi emerge dalla foresta, come un animale selvatico. Stravolgerà la vita degli abitanti del villaggio di Montées, una regione isolata dal mondo dal fiume Basilisco. La vecchia Rose la cattura e Amber, disperata per la mancanza di figli, adotta la bambina e la chiama Madelaine. Alla bimba non piace il patrigno Leon, un ubriacone. Fate attenzione alla luce incandescente che emana dagli occhi di questa ragazzina pronta a tutto pur di sopravvivere. Il “perturbante” di cui parlava Freud è al centro di una trama finemente congegnata. Sandrine Collette riesce anche nell’impresa di far parlare una narratrice – inseparabile da Madelaine – di cui non sappiamo nulla. La scoperta della sua identità a metà del libro è sconvolgente. La scrittrice, che ha esordito con i thriller, sa come portare il lettore dove vuole lei. Madelaine prima dell’alba emana un profumo di terra e sangue che rimane a lungo nella mente. Claire Julliard, L’Obs
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati