Un pontificato a metà strada

◆ L’articolo di Bernadette Sauvaget (Internazionale 1611) sembra dimenticare che si sta parlando pur sempre di un papa: cioè del capo monocratico e assoluto della più grande, antica, potente e indistruttibile istituzione religiosa della storia; non di un leader qualsiasi di cui giudicare la coerenza o meno tra le promesse dell’insediamento e i risultati finali. Pretendere un papa laicista è un puro ossimoro. Nonostante questo, l’interventismo di cui Bergoglio si è reso protagonista su molti temi anche di natura “laica”, sì è rivelato, pur con gli ovvi limiti del ruolo, rivoluzionario. Spesso di supplenza, se non di denuncia, dell’afasia che tanta politica mostra in tutto il mondo in materia di diritti sociali e civili. Se il successore di Francesco rappresenterà un arretramento rispetto al suo pontificato, cosa più che probabile, non sarà per l’incompiutezza della sua eredità. Il potere delle gerarchie, romane e nordamericane su tutte, seppur ridimensionato dalle iniziative di Bergoglio, avrà l’occasione unica per far valere tutta la sua sete di rivincita.
Giorgio Massimetti

La febbre delle scommesse

◆ Gli articoli sul gioco d’azzardo (Internazionale 1610) affrontano con rigore l’invasione delle scommesse in tutti i settori della società. “Non possiamo parcheggiare il cuore nelle illusioni di questo mondo” diceva papa Francesco. Peccato che il termine “ludopatia” sia usato impropriamente, secondo me. La parola ludo (gioco) viene abbinata alla parola patia (malattia), secondo una semplificazione semantica. I comportamenti di gioco problematici riguardano invece l’azzardopatia. Le parole disegnano il nostro paesaggio interiore. Altrimenti, “se l’azzardo è ovunque nemmeno lo vediamo”.
Giuseppina Nosè

Le intelligenze artificiali procrastinano

◆ Ho trovato l’articolo di Alberto Puliafito sul loop della procrastinazione interessante e utile (internazionale.it). Mi sono ritrovata in situazioni simili, ora sarà più semplice capire come uscirne.
Agata

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1610, a pagina 38, c’è scritto per errore “versare” invece di “incassare”; la frase corretta è: “gli interessi che i possessori stranieri di titoli statunitensi dovrebbero incassare”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati