◆ Il 12 maggio alcuni grandi blocchi di ghiaccio hanno ostruito il corso del fiume Buckland, nel nordovest dell’Alaska, causando una serie di alluvioni nell’omonima cittadina, che ha circa cinquecento abitanti. Il vicesindaco Nathan Hadley Jr ha definito gli allagamenti i più gravi degli ultimi vent’anni.
Il fenomeno, causato dal rapido scioglimento del ghiaccio in primavera, si verifica piuttosto spesso nelle regioni artiche quando blocchi più o meno grandi scendono a valle, ostruendo i fiumi e spingendo l’acqua nei terreni circostanti.
Quest’immagine, scattata dal satellite Landsat 8 della Nasa il 13 maggio, mostra l’estensione degli allagamenti (riconoscibili dal colore marrone scuro). Il fiume ha cominciato a straripare nella tarda serata del 12 maggio. A mezzogiorno del giorno dopo superava di 4,6 metri il suo livello medio. In alcune zone di Buckland l’acqua è arrivata a un metro e mezzo d’altezza, bloccando l’accesso all’aeroporto e danneggiando case e sistemi fognari. Ha anche bloccato l’attività di un impianto di depurazione, costringendo gli abitanti a bollire l’acqua. Il 17 maggio i blocchi di ghiaccio si sono sciolti e il livello del fiume è tornato alla normalità.–Kasha Patel (Nasa)
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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati