Passare più tempo a casa durante il lockdown avrebbe esposto maggiormente i bambini ai danni del fumo passivo. I ricercatori del King’s college di Londra hanno condotto un sondaggio su una cinquantina di famiglie di fumatori o ex fumatori con bambini o adolescenti affetti da malattie respiratorie gravi come asma e fibrosi cistica. Nei periodi di confinamento domiciliare solo un terzo dei genitori fumatori aveva ridotto il numero di sigarette, mentre un terzo lo aveva aumentato per lo stress. Un terzo aveva aggiunto alle sigarette tradizionali quelle elettroniche. I bambini esposti al fumo passivo di tabacco sono a maggior rischio per diverse malattie, spiegano i pediatri londinesi su The Lancet, sottolineando la necessità di offrire ai genitori programmi per smettere di fumare in caso di futuri lockdown.
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Questo articolo è uscito sul numero 1412 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati