Dei 36 attentati terroristici sventati in Francia dal 2017, almeno sei erano stati organizzati da militanti di estrema destra. L’ultimo è stato portato alla luce il 4 maggio con l’arresto di alcuni neonazisti che si preparavano a colpire una loggia massonica, ma tra i bersagli più frequenti di questi gruppi ci sono le moschee e le comunità islamiche, e i politici considerati complici dell’islamizzazione della società, tra cui il presidente Emmanuel Macron. “Il terrorismo di estrema destra non è ancora una minaccia paragonabile a quello di matrice islamica, ma è ormai tra le principali preoccupazioni dei servizi segreti francesi”, scrive La Croix. I timori per l’eversione di destra sono aumentati alla fine di aprile, quando alcuni militari francesi, tra cui venti generali, hanno pubblicato sul sito del settimanale conservatore Valeurs Actuelles una lettera aperta contro il “lassismo” delle autorità di fronte al degrado sociale e all’islamizzazione, evocando il rischio di una guerra civile e l’intervento delle forze armate in difesa dei valori francesi. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati