Il fatto che quest’anno il primo ministro conservatore Kyriakos Mitsotakis abbia evitato di partecipare alla cerimonia ufficiale per l’inizio della stagione turistica, che l’anno scorso aveva celebrato con grande enfasi sullo sfondo del tramonto di Santorini, indica che il governo vuole tenere basse le aspettative, confermando il detto “chi si brucia con la zuppa soffia anche sullo yogurt”. Nel 2020, infatti, nonostante la situazione sanitaria della Grecia fosse molto migliore rispetto al resto d’Europa, il grande investimento comunicativo del governo nella riapertura del turismo si è concluso con un clamoroso fallimento. Per le poche imprese del settore i risultati sono stati pessimi, mentre decine di migliaia di lavoratori stagionali si sono imbarcati in una disavventura prolungata, costretti per quasi un anno a dipendere dagli aiuti statali. Senza dimenticare il sospetto che sia stata quella debole ondata turistica a innescare la seconda ondata dei contagi.

Quest’anno la situazione di partenza non è certo migliore, vista la discutibile gestione della terza ondata, la lentezza del programma vaccinale, la confusione nei protocolli sanitari e la debolezza dell’economia. Eppure in Grecia e negli altri paesi europei si respira un cauto ottimismo, probabilmente dovuto soprattutto al bisogno di fuggire dalla paura e di liberarsi delle restrizioni inefficaci. Questo vale per il viaggiatore tedesco, inglese o russo che vorrebbe trascorrere qualche giorno di relax in un resort greco baciato dal sole, ma anche per l’albergatore greco, per la piccola azienda familiare e per i lavoratori permanenti e stagionali, tutti in attesa di potersi lasciare alle spalle l’inattività forzata. Nonostante la preoccupante persistenza della pandemia, c’è un barlume di speranza e ottimismo: quest’anno la stagione turistica potrebbe andare molto meglio rispetto all’anno scorso. Il governo greco dovrà evitare di distruggerla con i suoi errori e le sue mancanze. ◆ _ as_

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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati