xxxxxxxxxx (Weiquan Lin, Getty)

La carenza globale di semiconduttori sta mettendo in difficoltà il settore automobilistico e altre industrie, ma intanto molte aziende aprono nuove prospettive, scrive il New York Times. È il caso della californiana Synopsys, il maggiore sviluppatore di software per la progettazione di processori. Tra i suoi potenziali clienti non ci sono solo produttori tradizionali di processori, ma anche imprese che offrono servizi di cloud computing, aziende di elettronica di consumo, produttori di armi, agenzie del governo degli Stati Uniti, università e compagnie che estraggono bitcoin. Aumentano le aziende che decidono di procurarsi processori fatti apposta per i loro prodotti. Da tempo la Cisco Systems e la Hewlett Packard realizzano processori per i loro dispositivi di rete. Anche colossi come la Apple, Amazon e Google vanno in questa direzione. Di recente YouTube ha presentato il suo primo processore sviluppato in casa. La Volkswagen vuole realizzarne uno per la gestione della guida senza conducente. Avrà un ruolo sempre più importante l’intelligenza artificiale. Aart de Geus, amministratore delegato della Synopsys, ha spiegato che nuovi strumenti d’intelligenza artificiale permetteranno al soft­ware di decidere automaticamente qual è il modo migliore di posizionare e connettere i circuiti su un processore. In questo modo un sistema gestito da un solo ingegnere potrà fare meglio e più velocemente il lavoro che di solito oggi è affidato a un’intera squadra. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1409 di Internazionale, a pagina 133. Compra questo numero | Abbonati