Nel 2020, mentre in India il numero dei contagi giornalieri da covid-19 era già tra i più alti del mondo, il fotografo Arko Datto ha documentato i preparativi e le celebrazioni di alcune delle più importanti festività indù del paese.
“Prima di ogni ricorrenza l’alta corte, il governo e la società civile si scontravano sull’opportunità di autorizzare le celebrazioni”, dice Datto. “Ma un rinvio avrebbe messo in ginocchio ancora di più l’economia del paese, già in crisi a causa delle chiusure dovute alla pandemia”.
È nata così Pandemic puja experience, la serie in cui Datto ha raccolto le immagini scattate tra il settembre 2020 e il gennaio 2021 in diverse città indiane. Nelle sue immagini notturne, caratterizzate dall’uso del flash e dai colori saturi e vivaci, ha voluto mostrare il modo in cui le persone hanno scelto di celebrare le festività, dopo i rigidi lockdown imposti per contenere la diffusione del virus.
“La pandemia ha creato ancora più divisioni nel paese. Il 2020 è stato anche l’anno in cui è stata approvata una legge sulla cittadinanza che discrimina i musulmani, infatti sono aumentati gli attacchi contro le minoranze”. Le feste religiose, afferma Datto, sono diventate un microcosmo privilegiato per osservare e mostrare i cambiamenti che l’India sta vivendo. ◆
Arko Datto è un fotografo indiano nato nel 1986. Vive a Calcutta. Il suo progetto Pandemic puja experience è stato realizzato grazie al supporto del Covid-19 emergency fund for journalists del National Geographic.
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Questo articolo è uscito sul numero 1407 di Internazionale, a pagina 64. Compra questo numero | Abbonati