Il 28 aprile, con 660 voti a favore, cinque contrari e 32 astenuti, il parlamento europeo ha approvato definitivamente l’accordo di cooperazione e commercio tra Unione europea e Regno Unito, raggiunto a dicembre dopo quattro anni di negoziati ed entrato in vigore in via provvisoria a gennaio, quando Londra era uscita formalmente dall’Unione. Il voto rappresenta il passo conclusivo del lungo processo che ha portato alla Brexit, scrive la Bbc, ma non la fine delle tensioni tra le due sponde della Manica. Il 27 aprile il governo francese ha minacciato rappresaglie dell’Unione europea sui servizi finanziari se Londra non rispetterà le disposizioni sui diritti di pesca nelle acque britanniche. Inoltre resta il nodo della frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord, oggetto di un’azione legale da parte di Bruxelles.

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Questo articolo è uscito sul numero 1407 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati