Negli Stati Uniti le tribù di nativi non sono tutte uguali, perché non hanno gli stessi diritti. Molte – per la precisione 547 – sono riconosciute ufficialmente dal governo federale, e questo gli permette di avere sovranità sul territorio dove vivono e di ricevere una serie di servizi finanziati dal governo, in particolare istruzione e cure mediche. Ma altre centinaia non sono mai state riconosciute, e la loro sopravvivenza è a rischio, soprattutto in tempi di crisi sanitaria. Il mensile High Country News racconta la storia della nazione chinook, una tribù che vive tra l’Oregon e lo stato di Washington, sulla costa occidentale degli Stati Uniti. I suoi leader firmarono una serie di trattati con i governo nel 1850, ma il senato non li ha mai ratificati. Da 150 anni chiedono invano alle autorità federali un riconoscimento ufficiale. “La pandemia ha mostrato cosa vuol dire non poter contare su una rete di protezione sociale. Il tasso di mortalità da covid-19 tra i nativi è 2,5 volte più alto rispetto al resto della popolazione. Le tribù non riconosciute hanno avuto più difficoltà ad accedere al vaccino e non hanno ricevuto gli aiuti economici stanziati dal congresso”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1405 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati