Le proprietà magnetiche del muone sembrano confermare che la particella si comporta in modo inatteso. Lo scrive Science News citando l’esperimento Muon g-2 condotto al Fermilab dell’Illinois, i cui risultati sono stati pubblicati su Physical Review Letters. I ricercatori hanno studiato le proprietà del muone, una particella simile all’elettrone ma più instabile e con una massa molto più grande. Il muone si comporta come un piccolo magnete, la cui forza è modificata dalle particelle che si creano e poi decadono. La misurazione effettuata al Fermilab fornisce un risultato diverso da quello previsto. Un dato simile era già stato ottenuto al Brookhaven national laboratory nel 2001, ma con una precisione minore. Tuttavia, la discrepanza con il valore teorico è piccola e suggerisce che è prematuro mettere in discussione il modello standard, la teoria della fisica che descrive le particelle e le loro interazioni. Secondo Science News, la discrepanza potrebbe dipendere dall’esistenza di una particella sconosciuta o dalle caratteristiche inattese del decadimento di alcune particelle, osservate nell’esperimento Lhcb al Cern di Ginevra. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1405 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati