Il 30 marzo il governo turco ha annunciato il rilancio del progetto del canale di Istanbul, presentato nel 2011 e sospeso nel 2018 a causa della crisi finanziaria. La notizia ha riacceso il dibattito sulla possibilità che la Turchia abbandoni la convenzione di Montreux del 1936, che regola la navigazione attraverso gli stretti. La revoca dell’accordo è da tempo una priorità per gli Stati Uniti, che otterrebbero l’accesso illimitato al mar Nero per le proprie navi militari, e potrebbe contribuire a migliorare i rapporti tra Ankara e Washington, nota Ahval. Dopo l’annuncio del governo, 104 ufficiali in congedo della marina turca hanno pubblicato una lettera aperta, avvertendo che il ritiro dalla convenzione metterebbe in pericolo la sicurezza e la sovranità della Turchia. Il giorno successivo dieci di loro sono stati arrestati con l’accusa di aver complottato contro l’ordine costituzionale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati