Il 24 marzo l’azienda francese Total aveva da poco annunciato la ripresa delle sue attività nella provincia mozambicana del Cabo Delgado, quando i miliziani di Al Shabab hanno invaso la città di Palma. I ribelli jihadisti, affiliati dal 2019 al gruppo Stato islamico (che ha rivendicato l’attacco), hanno sopraffatto i gruppi di autodifesa locali e le forze governative, occupando la città. Migliaia di persone sono riuscite a lasciare Palma via mare. Le violenze sono proseguite almeno fino al 31 marzo. Un portavoce dell’esercito mozambicano, scrive il Daily Maverick, ha parlato di decine di morti, tra cui alcuni lavoratori stranieri, mentre le Nazioni Unite contano 670mila sfollati in tutto il nord del paese. Dopo un’azione così spettacolare, si chiede Le Monde Afrique, quale sarà il prossimo obiettivo di Al Shabab? Il timore è che sia il capoluogo provinciale, Pemba, dove sono arrivati molti sfollati da Palma. Il Portogallo, l’ex potenza coloniale, manderà sessanta soldati in Mozambico.
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Questo articolo è uscito sul numero 1403 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati