Il keniano Ngũgĩ wa Thiong’o, 89 anni, perenne candidato al premio Nobel per la letteratura, è diventato il primo scrittore a entrare nella selezione dell’International Booker prize sia come autore sia come traduttore dello stesso romanzo, e anche come primo candidato ad aver scritto un libro in una lingua africana, in questo caso il gikuyu, una lingua del ceppo bantu. L’International Booker è un premio di 50mila sterline assegnato al miglior romanzo internazionale tradotto in inglese, che va diviso tra autore e traduttore. E nel caso del romanzo in versi di Thiong’o, The perfect nine, “un magistrale e poetico racconto sul posto occupato dalle donne in una società di divinità”, si tratta della stessa persona. Tra gli altri candidati all’International Booker prize, il cileno Benjamin Labatut con Quando abbiamo smesso di capire il mondo, la tedesca Judith Schalansky con Inventario di alcune cose perdute, Marija Stepanova con Memoria della memoria e il francese David Diop con Fratelli dell’anima.
The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1403 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati