Un team di ricercatori ha confermato che il consumo di carne lavorata, a differenza di quello di carne rossa non lavorata e di pollame, è associato a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari. Secondo lo studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, un consumo settimanale di 150 grammi o più di carne lavorata è associato a un rischio più alto del 46 per cento. Un consumo modesto non sembra avere effetti negativi sulla salute.

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Questo articolo è uscito sul numero 1403 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati