Il tenore di vita delle famiglie russe ha subìto un forte ridimensionamento a causa della crisi provocata dalla pandemia e in particolare in seguito all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. “Nell’ultimo anno il prezzo dello zucchero è salito del 70 per cento, quello dell’olio di semi di girasole del 24 per cento e quello delle patate del 40 per cento. In generale i prezzi dei generi alimentari sono aumentati dell’8,2 per cento, secondo l’istituto di statistica Rosstat”, scrive Le Monde. Le ragioni sono molte: l’aumento dei prezzi sui mercati mondiali, la svalutazione del rublo, l’inverno rigido che ha fatto lievitare i prezzi di frutta e verdura prodotte in serra, un’influenza aviaria che ha colpito gli allevamenti. “Questi rincari”, commenta il quotidiano francese, “colpiscono particolarmente le famiglie povere e sono anche i più scomodi per il governo. Il tenore di vita dei russi è diminuito del 10 per cento dal 2013. Alcuni studi mostrano che il 12 per cento dei cittadini non ha soldi per mangiare a sufficienza”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati