“La morte di un negazionista”, titola il settimanale sudafricano The Continent ricordando la morte il 17 marzo di John Pombe Magufuli, il presidente della Tanzania deceduto ufficialmente per problemi cardiaci. Magufuli era sparito di scena il 27 febbraio e circolavano voci insistenti che avesse il covid-19, la malattia che aveva cercato in tutti i modi di ignorare. Le redini del paese sono ora nelle mani della sua vice, Samia Suluhu Hassan, 61 anni, di Zanzibar, che ha prestato giuramento il 19 marzo. Samia ha cominciato la sua carriera politica nel duemila, conquistando un seggio nel parlamento dell’isola. Nel 2010 è entrata all’assemblea nazionale e cinque anni dopo è stata scelta come vice da Magufuli che, dopo aver vinto le presidenziali del 2015, è stato riconfermato a ottobre in un voto segnato dalle irregolarità. Samia è chiamata a governare “in un momento delicato”, scrive The Continent, “perché la pandemia rischia di sopraffare il sistema sanitario”. Molti osservatori si aspettano da lei un atteggiamento calmo e razionale, opposto a quello del suo predecessore, che era soprannominato Bulldozer. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati