Dopo che è stato sventato un nuovo rapimento di massa di studenti, 618 scuole di sei diversi stati della Nigeria settentrionale sono rimaste chiuse il 15 marzo, scrive il quotidiano This Day. Il giorno precedente le forze governative erano intervenute per impedire ai banditi di rapire più di trecento studenti da una scuola superiore di Ikara, nello stato di Kaduna. Pochi giorni prima una banda criminale era riuscita a sequestrare quaranta ragazzi da una scuola alla periferia della città di Kaduna, il capoluogo dello stato. I rapimenti di studenti stanno diventando l’attività criminale più lucrativa e in rapida crescita in Nigeria, scrive Al Jazeera. Secondo la società di consulenza nigeriana SB Morgen, tra il giugno del 2011 e il marzo del 2020 nel paese sono stati pagati 18 milioni di dollari di riscatti. Ragazze e ragazzi sono diventati un obiettivo primario, osserva il politologo Hakeem Onapajo su The Conversation, secondo cui lo stato non ha mai riservato alla sicurezza dei bambini tutta l’attenzione che merita.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1401 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati