◆ Alla fine di febbraio un grande iceberg si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Brunt, in Antartide, circa due anni dopo la comparsa delle prime crepe. Il distacco è stato rilevato il 26 febbraio dagli apparecchi gps, e confermato il giorno dopo grazie alle immagini radar del satellite Sentinel-1A dell’Agenzia spaziale europea. Il 1 marzo le nuvole si sono diradate permettendo al satellite Landsat 8 della Nasa di scattare quest’immagine.

Chiamato A74, l’iceberg ha una superficie di 1.270 chilometri quadrati, equivalente a quella del comune di Roma, e si è formato vicino alla stazione di ricerca britannica Halley VI. Negli ultimi anni in Antartide si sono formati iceberg anche più grandi. A68, per esempio, che si è staccato dalla piattaforma Larsen C nel 2017, era cinque volte più grande.

L’iceberg A74 si è formato a nordest dei rilievi di ghiaccio McDonald, un’area in cui il flusso di ghiaccio è ostacolato da una formazione sottomarina che favorisce lo sviluppo di onde di pressione, crepacci e spaccature. Quella che ha generato il nuovo iceberg è stata rilevata nel 2019 e si è estesa rapidamente durante l’estate australe in corso.

Gli scienziati stanno monitorando la zona per verificare come reagirà la piattaforma Brunt. “Terremo d’occhio in particolare la spaccatura Halloween” (visibile nell’immagine), spiega Christopher Shuman, glaciologo della Nasa.

Nelle prossime settimane l’iceberg A74 comincerà a spostarsi verso nord, ma per ora si mantiene molto vicino alla piattaforma Brunt.–Kathryn Hansen (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1401 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati