Un duplice attentato suicida ha causato 32 morti e più di cento feriti in un mercato di Baghdad il 21 gennaio. Secondo la ricostruzione del giornale iracheno Al Mustaqbal, un primo attentatore ha finto di sentirsi male per attirare gente e poi si è fatto esplodere, mentre il secondo ha colpito le persone arrivate in soccorso dei feriti. Nella notte l’attacco è stato rivendicato dal gruppo Stato islamico (Is). Il premier Mustafa al Kadhimi ha subito sostituito molti alti responsabili della sicurezza e dell’esercito. Al Araby al Jadid sottolinea che l’attacco è arrivato nel mezzo di una grave crisi economica e in un momento di tensioni politiche dopo la decisione di svolgere le elezioni a giugno. Secondo Hussam al Saffar, rappresentante del partito comunista iracheno intervistato dal giornale panarabo, uno degli effetti dell’attacco sarà di “riportare la retorica settaria” che era svanita con le manifestazioni antigovernative cominciate nell’ottobre del 2019. Per il quotidiano iracheno Azzaman l’infiltrazione dei jihadisti in Iraq è stata resa possibile dalla loro recente riaffermazione nell’est della Siria. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1394 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati